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Regione Umbria. Legge Regionale n.10 del 5 luglio 2004

 «Modificazioni ed integrazioni della legge regionale 27 novembre 2003, n. 20 — Interventi a favore degli allevatori partecipanti al piano vaccinale per la febbre catarrale degli ovini (blue-tongue).»

(B.U.R. Umbria n. 30 del 21-07-2004)

                                                             
IL CONSIGLIO REGIONALE
ha approvato.
LA PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
PROMULGA
la seguente legge:
 

ARTICOLO 1
(Modificazione dell’art. 1)

1. L’articolo l della legge regionale 27 novembre 2003, n. 20 è  sostituito dal seguente:
“Art. 1 (Oggetto e finalità)
1. La presente legge dispone interventi finalizzati al risarcimento di danni diretti ed indiretti conseguenti alla  vaccinazione obbligatoria disposta nell’ambito dei piani vaccinali o da blocchi sanitari previsti dalle competenti autorità  statali e regionali, nonché aiuti per le spese di raccolta e  smaltimento degli animali, qualunque sia la causa di morte.”.

ARTICOLO 2
(Modificazione ed integrazione dell’ art. 2)

1. Dopo la lettera b), del comma l, dell’articolo 2 della l.r.  20/2003 sono aggiunte le seguenti lettere:
“b-bis) per lo smaltimento delle carcasse;
b-ter) per la mancata movimentazione conseguente a blocco  veterinario;
b-quater) per il deprezzamento post sblocco;
b-quinquies) per la riduzione della natalità;
b-sexties) per la riduzione della produzione lattea.”.
2. Il comma 2 dell’articolo 2 della l.r. 20/2003 è abrogato.

ARTICOLO 3
(Modificazione dell’art. 3)
1. L’articolo 3 della l.r. 20/2003 è sostituito dal seguente:
“Art. 3 (Beneficiari)
l. Sono considerati beneficiari gli imprenditori agricoli che  esercitano l’attività nel territorio regionale, conduttori di aziende  con allevamenti zootecnici.
2. La concessione dei risarcimenti previsti dalla presente legge  è in ogni caso effettuata nel limite delle previsioni annuali di bilancio.”.

ARTICOLO 4
(Modificazione dell’art. 4)
1. L’articolo 4 della l.r. 20/2003 è sostituito dal seguente:
“Art. 4 (Misura degli aiuti)
1. Il risarcimento di cui all’articolo 2 è concesso nei casi di:
a) morte dei capi, conseguente alla vaccinazione, nella misura  del novanta per cento del valore di mercato del capo, con  riferimento ai prezzi dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo  alimentare, di seguito denominato ISMEA, in caso di morte  entro quaranta giorni dalla data di vaccinazione, come  certificato dal veterinario incaricato o dal Servizio veterinario della competente Azienda Sanitaria Locale - ASL o di morte per  infezione da febbre catarrale. Il risarcimento non è cumulabile  con gli indennizzi previsti dalla legge 2 giugno 1988, n. 218;
b) aborto tardivo, conseguente alla vaccinazione, nella misura  del novanta per cento del valore di mercato del nascituro, con  riferimento ai prezzi ISMEA, in caso di aborto nell’ultimo periodo  di gestazione entro quaranta giorni dalla data di vaccinazione,  come certificato dal veterinario incaricato o dal Servizio  veterinario della competente ASL;
c) smaltimento delle carcasse, nella misura dell’ottanta per  cento della spesa effettivamente sostenuta, come da fattura, esteso a tutte le specie allevate e per qualsiasi causa di morte  e comunque non superiore ad euro 200,00 a capo per le specie bovina, bufalina ed equina, ed euro 70,00 a capo per le  specie suina ed ovicaprina;
d) riduzione natalità, conseguente alla vaccinazione, nella  misura dell’ottanta per cento del valore di mercato del  nascituro, con riferimento ai prezzi ISMEA, al netto di una franchigia del dieci per cento e sulla base dei dati riferiti all’anno precedente con uguale numero di fattrici;
e) riduzione produzione lattea, conseguente alla vaccinazione,  nella misura del settanta per cento del prezzo medio regionale del latte, al netto di una franchigia del dieci per cento, sulla  scorta delle fatture riferite al momento del danno e confrontate con quelle emesse nello stesso periodo dell’anno precedente.
2. È concesso un risarcimento diversificato nei casi di:
a) mancata movimentazione conseguente a blocco veterinario per specie e categoria, dipendente dai diversi costi della  razione alimentare giornaliera e rapportato al numero di giorni  di blocco, al netto di una franchigia pari a venti giorni;
b) deprezzamento post sblocco, per specie e categoria, a fronte  di una riduzione di prezzi di mercato con riferimento ai prezzi  ISMEA, superiore al cinque per cento.”.

ARTICOLO 5
(Modificazione dell’art. 5
)
1. L’articolo 5 della l.r. 20/2003 è sostituito dal seguente:
“Art. 5 (Modalità di erogazione degli indennizzi)
1. La Giunta regionale disciplina con proprio atto le procedure e  le modalità per l’erogazione dei risarcimenti, nonché l'eventuale  adeguamento degli importi di cui all’articolo 4, comma l, lett. c).”.

ARTICOLO 6
(Norma di prima applicazione)
1. Le disposizioni di cui alla l.r. 20/2003, così come modificata ed integrata dalla presente legge, si applicano a partire dalla campagna vaccinale relativa all’anno 2004.

ARTICOLO 7
(Efficacia)
1. Alla presente legge è data attuazione dal giorno successivo alla pubblicazione, nel Bollettino ufficiale della Regione, dell’avviso di esito positivo dell’esame da parte della Commissione dell'Unione Europea.

Formula Finale:
La presente legge regionale sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.

È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Umbria.

Data a Perugia, addì 5 luglio 2004

LORENZETTI