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Deliberazione 30 settembre 2008

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443/2001). Ponte sullo stretto di Messina. (CUP C11H03000080003). Rinnovo vincolo preordinato all'esproprio. (Deliberazione n. 91/2008).
 

 (GU n. 258 del 4-11-2008 )

 

 

 

IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Vista la legge 17 dicembre 1971, n. 1158, recante norme in tema di collegamento viario e ferroviario fra la Sicilia ed il continente, come modificata ed integrata dal decreto legislativo 24 aprile 2003, n. 114;
Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443, che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001 e attribuendo, tra l'altro, a questo Comitato stesso, integrato dai Presidenti delle Regioni e delle Province autonome interessate, il compito di approvare il progetto preliminare e definitivo delle opere;
Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che all'art. 13 reca modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001;
Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un codice unico di progetto (CUP), e viste le delibere attuative di questo Comitato;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, come da ultimo modificato dal decreto legislativo 27 dicembre 2004, n. 330, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità, e visti, in particolare:
l'art. 9, il quale dispone che il vincolo preordinato all'esproprio ha un termine di durata di cinque anni, fermo restando che tale vincolo può essere motivatamente reiterato;
l'art. 10, che, per l'ipotesi che l'opera pubblica o di pubblica utilità non sia prevista dal piano urbanistico generale, stabilisce che l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio può essere disposta mediante una conferenza di servizi, un accordo di programma ovvero un altro atto, anche di natura territoriale, che in base alla legislazione vigente comporti la variante al piano urbanistico.
l'art. 39, il quale dispone che nel caso di reiterazione di un vincolo preordinato all'esproprio è dovuta al proprietario una indennità commisurata all'entità del danno effettivamente prodotto e che, qualora non sia prevista la corresponsione dell'indennità negli atti che determinano la reiterazione del vincolo, l'autorità che l'ha disposta è tenuta a liquidare l'indennità, entro il termine di due mesi dalla data in cui abbia ricevuto la documentata domanda di pagamento, ed a corrisponderla entro i successivi trenta giorni, decorsi i quali sono dovuti anche gli interessi legali;
Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE, e visti, in particolare:
l'art. 163, che attribuisce la funzione di supporto per le attività di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che può in proposito avvalersi di apposita «strutture tecnica di missione»;
l'art. 165, comma 7, il quale dispone, con specifico riferimento alle infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi, che, per effetto dell'approvazione del progetto preliminare, gli immobili su cui è localizzata l'opera sono assoggettati al vincolo preordinato all'esproprio ai sensi del menzionato art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, anche in mancanza di espressa menzione del vincolo stesso nella delibera di approvazione;
l'art. 181, comma 2, il quale dispone che le procedure di approvazione, finanziamento e affidamento previste dalle disposizioni del Titolo II, Capo IV, dello stesso decreto legislativo si applicano al «Ponte sullo Stretto di Messina»;
l'art. 256, che ha abrogato il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, concernente la «attuazione della legge n. 443/2001, per la realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi strategici e di interesse nazionale», come modificato dal decreto legislativo 17 agosto 2005, n. 189;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002 S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi dell'art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il primo Programma delle infrastrutture strategiche, che, all'allegato 1, include il »Ponte sullo Stretto di Messina» quale opera già avviata con legge propria di cui si conferma il carattere di rilevanza nazionale;
Vista la delibera 1° agosto 2003, n. 66 (Gazzetta Ufficiale n. 257/2003 S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 del decreto legislativo n. 190/2002 e della legge n. 1158/1971, come modificata ed integrata dal decreto legislativo n. 114/2003, ha approvato, con le prescrizioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il progetto preliminare del «Ponte sullo Stretto di Messina»;
Vista la delibera 29 marzo 2006, n. 83 (Gazzetta Ufficiale n. 290/2006), con la quale questo Comitato, ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 del decreto legislativo n. 190/2002, nonché ai sensi dell'art. 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, ha approvato, con le prescrizioni e le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, anche ai fini della dichiarazione di pubblica utilità il progetto definitivo della «variante di Cannitello»;
Vista la delibera 6 aprile 2006, n. 130 (Gazzetta Ufficiale n. 199/2006 S.O.), con la quale questo Comitato nel rivisitare il primo Programma delle infrastrutture strategiche ha confermato nel novero di dette opere il «Ponte sullo Stretto di Messina»;
Visto il documento di Programmazione economico-finanziaria (DPEF) relativo al triennio 2009-2011 - Allegato Infrastrutture, sul quale questo Comitato si e' espresso con delibera 4 luglio 2008, n. 69, e nel quale la realizzazione del «Ponte sullo Stretto di Messina» è stata inserita tra le opere prioritarie da avviare nel periodo indicato, quantificando l'investimento complessivo per la realizzazione dell'opera in 6,1 miliardi di euro;
Vista la nota 29 settembre 2008, n. 0014296, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso la relazione istruttoria concernente la proposta di reiterazione, ai sensi e per gli effetti degli articoli 9 e 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001 e dell'art. 165 del decreto legislativo n. 163/2006, del vincolo preordinato all'esproprio sugli immobili interessati dalla realizzazione del «Ponte sullo Stretto di Messina»;
Considerato che la «Stretto di Messina S.p.A.» e' stata individuata quale soggetto aggiudicatore dell'opera dall'art. 16, comma 5, del decreto legislativo n. 190/2002 (ora menzionato art. 181, comma 2, del decreto legislativo n. 163/2006);
Considerato che all'intervento e' stato assegnato, su richiesta della concessionaria, il CUP C11H03000080003;
Considerato che, in attuazione della citata delibera n. 66/2003, in data 27 novembre 2003 Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Ministero dell'economia e delle finanze, Regione Calabria, Regione Sicilia, «Stretto di Messina S.p.A.», ANAS S.p.A. e RFI S.p.A. hanno stipulato l'accordo di programma finalizzato alla realizzazione delle opere viarie e ferroviarie propedeutiche alla realizzazione dell'opera o funzionali all'inserimento della medesima nella rete dei trasporti nazionali;
Considerato che in data 30 dicembre 2003 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la menzionata «Stretto di Messina S.p.A.» hanno sottoscritto la convenzione di concessione ai sensi dell'art. 7, comma 3, della legge n. 1158/1971 per la realizzazione dell'opera e per la gestione del collegamento viario;
Considerato che, in esecuzione della citata convenzione, la concessionaria ha provveduto con contratto stipulato il 27 marzo 2006 all'affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva, nonché della realizzazione del «Ponte sullo Stretto di Messina» e dei relativi collegamenti stradali e ferroviari al Contraente Generale prescelto in base agli esiti di apposita gara e che ha altresì proceduto, a seguito di separate gare, all'affidamento dei servizi di controllo e verifica della progettazione definitiva ed esecutiva e della realizzazione, dei servizi di monitoraggio ambientale, territoriale e sociale, dei servizi di brokeraggio assicurativo;
Udita la relazione del Sottosegretario di Stato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
Acquisita in seduta l'intesa del Ministro dell'economia e delle finanze;
Prende atto delle risultanze della istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare:
a) che la «Stretto di Messina S.p.A.», nella rilevata qualità di soggetto aggiudicatore, stante l'imminente scadenza (5 novembre 2008) del termine quinquennale di efficacia del vincolo preordinato all'esproprio derivante dalla delibera n. 66/2003 e stante l'impossibilità di approvare entro tale temine il progetto definitivo dell'opera, ha proposto l'adozione di una delibera avente ad oggetto la reiterazione del predetto vincolo, rappresentando altresì:
che ha provveduto a riavviare tutte le attività necessarie per la realizzazione dell'opera;
che gli eventuali oneri per gli indennizzi dovuti a favore dei proprietari degli immobili gravati dal vincolo, per un importo stimato pari a 5 milioni di euro, saranno fronteggiati dalla stessa «Stretto di Messina S.p.A.» con mezzi propri, anche nell'eventualità' in cui le somme necessarie dovessero superare l'importo stimato;
che non si sono verificati incrementi di costo imputabili a modifiche o variazioni di ordine tecnico, ma che si sono registrati esclusivamente aggiornamenti di alcune voci di costo rispetto a quelle inizialmente considerate, aggiornamenti però compensati dai risparmi conseguenti agli esiti delle procedure di gara espletate;
che l'onere complessivo di investimento è di circa 6,1 miliardi di euro (comprensivi del costo di realizzazione dell'opera e degli oneri finanziari) come indicato nel citato DPEF, in linea con l'onere quantificato nella relazione istruttoria del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti richiamata nelle premesse della citata delibera n. 66/2003;
b) che sussistono i presupposti richiesti degli articoli 9, 10 e 39 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001 per la reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio, in quanto:
le scelte politiche compiute nella precedente legislatura culminate nell'esclusione del «Ponte sullo Stretto di Messina» dall'elenco delle opere prioritarie da avviare nel periodo 2008-2012, quale riportato nell'Allegato Infrastrutture al DPEF relativo a detto quinquennio giustificano i ritardi nella realizzazione dell'opera e, segnatamente, la mancata approvazione del progetto definitivo dell'opera stessa entro il termine di cinque anni previsto dall'art. 9, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001 per l'efficacia del vincolo preordinato all'esproprio:
le scelte programmatiche contenute nell'Allegato Infrastrutture al DPEF 2009-2011 confermano l'attualità del preminente interesse pubblico alla realizzazione del «Ponte sullo Stretto di Messina»;
la reiterazione del vincolo derivante ai sensi dell'art. 165, comma 7, del decreto legislativo n. 163/2006 dall'approvazione del progetto preliminare di cui alla delibera n. 66/2003 è indispensabile per assicurare la piena attuazione delle previsioni del DPEF 2009-2011 relative al «Ponte sullo Stretto di Messina»;
il progetto preliminare approvato con la delibera n. 66/2003 mantiene inalterata la sua validità;
la reiterazione del vincolo appare, altresì, giustificata dal fatto che trattasi della prima reiterazione, determinata dalle circostanze sopra indicate, e dal fatto che, riguardando tutti gli immobili già gravati dal vincolo derivante dall'adozione della delibera n. 66/2003, non si determinano disparità di trattamento tra i proprietari interessati;
la reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio appare indispensabile e urgente poiché, qualora non si addivenga tempestivamente al rinnovo dello stesso, le aree interessate potrebbero essere destinate ad altri fini, con la conseguenza che risulterebbe precluso o molto più oneroso realizzare l'opera;
gli eventuali oneri per gli indennizzi dovuti, ai sensi dall'art. 39 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, a favore dei proprietari degli immobili gravati dal vincolo di esproprio, per un importo stimato pari a 5 milioni di euro, saranno fronteggiati dalla stessa «Stretto di Messina S.p.A.» come sopra esposto – con mezzi propri, anche nell'eventualità' in cui le somme necessarie dovessero superare l'importo stimato;


Delibera:
1. Ai sensi e per gli effetti degli articoli 9 e 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, e s.m.i., e dell'art. 165 del decreto legislativo n. 163/2006, è reiterato, a decorrere dal 5 novembre 2008, il vincolo preordinato all'esproprio sugli immobili interessati dalla realizzazione del «Ponte sullo Stretto di Messina», il cui progetto preliminare è stato approvato con delibera 1° agosto 2003, n. 66, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 5 novembre 2003, n. 257.
2. Gli eventuali oneri per gli indennizzi dovuti a favore dei proprietari degli immobili gravati dal vincolo saranno a carico della concessionaria «Stretto di Messina S.p.A.», la quale vi farà fronte con mezzi propri.

Roma 30 settembre 2008
Il vice presidente: Tremonti
Il segretario: Micciche