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Protocollo di intesa sulla certificazione ambientale tra Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e Confindustria dell’8 maggio 2002

 

Premesso che:

le politiche ambientali hanno assunto un ruolo di primo piano nei Paesi dell'area industrializzata del mondo, fino a rappresentare un fondamentale fattore di integrazione delle politiche economiche e sociali;

la Comunità Europea tende sempre più a sviluppare le proprie politiche generali lungo una linea che tiene costantemente in considerazione gli obiettivi dello sviluppo sostenibile;

il Governo italiano, in coerenza con l'azione della Comunità Europea, approverà nei prossimi mesi il documento "Strategie d'azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia" nell'ambito del quale l'industria è chiamata a svolgere un ruolo importante attivando strumenti che migliorino le performances ambientali dei processi produttivi;

è indispensabile che i programmi che mirano alla sostenibilità ambientale si coniughino con le reali esigenze di sviluppo delle economie e dei territori e con livelli adeguati di competitività dei sistemi;

di fronte alla complessità dei principali problemi legati all'inquinamento dell'ambiente occorre che tutte le innovazioni tecnico-scientifiche, nonché gestionali, che il settore industriale può rendere disponibili, siano adeguatamente supportate affinché la loro diffusione possa essere la più vasta possibile;

il sistema industriale italiano intende fornire un contributo concreto allo sviluppo sostenibile del Paese e dare impulso ad una maggiore proattività per quanto riguarda la gestione delle problematiche ambientali;

l'adozione di sistemi di ecogestione da parte di un numero rilevante di aziende e la loro certificazione secondo standard internazionali ed europei rappresenta un elemento importante di questa strategia tesa a coniugare lo sviluppo con la protezione dell'ambiente;

i sistemi di gestione ambientale sono ormai diventati un elemento distintivo delle imprese che puntano a ricoprire un ruolo di rilievo nello scenario competitivo nazionale ed internazionale, anche perché la loro stessa natura li rende verificabili da parte di soggetti terzi indipendenti e idonei a stimolare il miglioramento continuo delle performances ambientali e produttive;

i significativi risultati registrati dai sistemi di gestione ambientale in questi primi anni di vita giustificano un ulteriore ed energico sforzo da parte di tutti i protagonisti delle politiche ambientali - ma soprattutto da parte dei decisori pubblici e del sistema delle imprese - per raggiungere nel breve termine l'obiettivo dell'adozione di sistemi di gestione ambientale da parte di un numero più elevato di imprese industriali e di servizi nel nostro Paese, con una particolare attenzione alle imprese di minori dimensioni che tanta importanza rivestono nel sistema produttivo nazionale;

occorre incentivare la diffusione e la certificazione dei sistemi di gestione ambientale a tutti i livelli territoriali e a tutte le dimensioni di impresa e che solo così sarà possibile assicurare la competitività del sistema Paese rispettando i criteri di sviluppo definiti dalla politica europea;

l'implementazione e la certificazione di un sistema di gestione ambientale rappresenta un impegno complesso da parte delle imprese, in termini di risorse umane, organizzative, tecniche ed economiche;

risulta indispensabile programmare interventi promozionali e campagne informative a livello nazionale e regionale rivolte sia alle imprese che al pubblico, al fine di aumentare la conoscenza della certificazione ambientale da parte dei cittadini e dei consumatori e, quindi, dei benefici che le imprese possono trarre dalla loro adozione e del reale contributo che possono dare ad una efficace politica di sviluppo sostenibile;

occorre coinvolgere i legislatori, gli amministratori, le autorità di controllo in uno sforzo congiunto e sistematico per facilitare le imprese interessate ai sistemi di gestione ambientale ad intraprendere questo percorso e, soprattutto, per riconoscere il valore aggiunto che le certificazioni portano anche sul versante di una maggiore garanzia per la protezione dell'ambiente;

il Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio ha presentato il 19 ottobre 2001 il Disegno di Legge "Delega al Governo per il riordino, il coordinamento e l'integrazione della legislazione in materia ambientale" al fine di perseguire una semplificazione del quadro normativo che possa agevolare lo sviluppo del Paese rafforzandone la tutela del patrimonio ambientale;

Confindustria ha formulato, nell'ambito del programma "Azioni per la competitività", l'impegno a fare del 2002 "l'anno per la qualità dell'ambiente nell'impresa, a sostegno dell'immagine dell'industria presso l'Amministrazione e la popolazione e in questa azione assume rilevanza la certificazione ambientale ISO 14.001/EMAS";

in particolare al sistema EMAS governato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio viene attribuito il massimo livello di preferenza;

il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e Confindustria convengono di stipulare il seguente Protocollo di intesa mirato ad incentivare la diffusione e la certificazione dei sistemi di gestione ambientale da parte delle imprese e a rafforzare la competitività del sistema Paese.

 

Articolo 1

Confindustria ha definito, con la partecipazione di tutte le Associazioni confederate, il "Progetto eco impresa", che rappresenta la concretizzazione della volontà e dell'impegno del sistema industriale italiano di contribuire ad un reale programma di sviluppo sostenibile del Paese.

La realizzazione del "Progetto eco impresa" impegna Confindustria, attraverso il coinvolgimento di tutte le Associazioni confederate, a:


- coinvolgere nei prossimi tre anni il maggior numero di imprese nell'adozione dei sistemi di gestione ambientale e nella loro certificazione secondo i modelli ISO14.001/EMAS;


- attivare un intenso piano di informazione/formazione, sia a livello nazionale sia a livello territoriale, che veda coinvolto il sistema delle imprese ma anche i decisori pubblici (legislatori, amministratori, autorità di controllo), gli organi tecnici (ANPA e ARPA), l'Università, il mondo bancario e quello assicurativo, i media, i consumatori, al fine di aumentare la conoscenza dei modelli di certificazione ambientale e dei benefici che la certificazione stessa garantisce;


- organizzare incontri con le altre Confederazioni del mondo produttivo, con le altre realtà istituzionali, con le organizzazioni dei consumatori, al fine di individuare azioni di comune interesse in modo da allargare il campo del consenso sugli strumenti di ecogestione.


- attivare all'interno del sistema delle imprese, coinvolgendo le Associazioni di categoria e territoriali, un interscambio di esperienze in modo da accelerare la diffusione di una corretta cultura ecoproduttiva;

- favorire, attraverso iniziative comuni con il mondo dell'Università e con il coinvolgimento del sistema ANPA/ARPA, la nascita di numerose figure professionali con il necessario bagaglio tecnico nel campo della gestione ambientale in modo da poter garantire alle imprese un efficace consolidamento delle attività intraprese;

- portare a conoscenza delle realtà locali l'impegno che il sistema delle imprese andrà ad intraprendere in modo da creare una interrelazione positiva e non conflittuale.

 

Articolo 2

Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, nell'ottica di perseguire una semplificazione del quadro normativo in materia ambientale, avviata con la presentazione del Disegno di Legge "Delega al Governo per il riordino, il coordinamento e l'integrazione della legislazione in materia ambientale", promuoverà azioni affinché siano riconosciuti, nella redazione dei Testi Unici previsti da Disegno di Legge di cui sopra, benefici alle imprese certificate secondo le norme ISO 14.000 o Regolamento 761/2001/CEE (EMAS), attraverso l'individuazione di opportune forme agevolative, sul versante legislativo e amministrativo, degli iter autorizzativi e di controllo.

Al fine di incentivare la diffusione e la certificazione dei sistemi di gestione ambientale nelle imprese di media e piccola dimensione diffuse nel territorio e assicurare la competitività del sistema Paese rispettando i criteri di sviluppo definiti dalla politica europea, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, nell'ambito dell'utilizzo delle risorse previste dal Fondo per lo Sviluppo Sostenibile di cui all'art. 109 della Legge del 29 dicembre 2000 (Legge Finanziaria 2001), individua la somma di 25 milioni di Euro nel biennio 2002-2003, per agevolare i costi sostenuti per il conseguimento della certificazione ambientale secondo le norme ISO 14.000 o Regolamento 761/2001/CEE (EMAS), in coerenza con la disciplina comunitaria in materia di aiuti di stato per la tutela dell'ambiente e prevedendo modalità specifiche per ciascuna tipologia di certificazione. Tali agevolazioni saranno concesse alle imprese solo dopo l' ottenimento della certificazione.

Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e Confindustria definiranno, entro trenta giorni dalla sottoscrizione del presente Protocollo di intesa, una Nota Tecnica Aggiuntiva, che costituirà parte essenziale del Protocollo stesso, riguardante le tipologie di costi oggetto di dette agevolazioni e le modalità di erogazione delle stesse, secondo una logica di maggiore attenzione per le procedure EMAS.

Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio svilupperà, d'intesa con Confindustria e senza costi aggiuntivi per l'Amministrazione, iniziative nel territorio al fine di incentivare la diffusione e la certificazione dei sistemi di gestione ambientale previste dal "Progetto ecoimpresa" mirate al coinvolgimento dei decisori pubblici (legislatori, amministratori, autorità di controllo), degli organi tecnici (ANPA e ARPA), dell'Università, del mondo bancario e di quello assicurativo, dei media, dei consumatori.

 

Articolo 3

Il presente Protocollo di intesa ha la durata di trentasei mesi a partire dalla data della sua sottoscrizione da parte del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e di Confindustria.

 

Articolo 4

Con cadenza semestrale il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e Confindustria redigeranno una relazione riguardante lo stato di attuazione del presente Protocollo di intesa e gli eventuali aggiornamenti da apportare alla luce dei risultati che emergeranno.

 

Articolo 5

Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e Confindustria si impegnano a diffondere il presente Protocollo di intesa, ciascuno nell'ambito di rispettiva competenza.

 

Letto, approvato e sottoscritto

Roma, 8 maggio 2002

 

 

Il Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio

Altero Matteoli

Il Vice Presidente di Confindustria per la politica industriale e regionale

Nicola Tognana